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Un progetto personale di Simone Arena, Founder di Simpol.
– Dal Comunicato Stampa della mostra Personale del 2017 –
Proiezioni, un progetto di Simone Arena, iniziato nel 2016 e curato per oltre un anno prima del debutto.
Il nuovo studio di Simone Arena è un’esperienza artistica che supera il concetto di semplice esposizione di scatti fotografici. È un dialogo attivo da instaurare attraverso la visione dell’artista nella quale si finisce per immergersi. Il percorso attraverso questo dialogo avviene grazie ad un’esperienza multisensoriale, composta da suggestioni visive e uditive.
Simone Arena si pone a tutti gli effetti nello scenario della fotografia come un Game Changer, un innovatore, che attraverso prospettive e valori nuovi punta, seppur nel rispetto della tradizione, a rivoluzionare il concetto di proiezione.
“Al cambiare dell’idea che abbiamo di noi stessi, cambia la proiezione di ciò che siamo nel mondo reale e quindi l’energia a cui il nostro corpo si conforma. Proiezioni illumina questo aspetto della nostra vita: da una parte ciò che siamo e dall’altra ciò che è la coscienza di se stessi “
Il filo conduttore dell’esposizione è il tema della proiezione. Una serie di scatti che ritraggono donne, il cui corpo è stato rivestito da immagini che le illuminano.
Geometrie e Natura: sono gli elementi che si manifestano attraverso le proiezioni, proiezioni capaci di trasformare questi corpi in qualcosa di nuovo ed evocativo, interiormente nascosto dall’opinione di noi stessi e rivelato poi dalla proiezione della nostra coscienza.
“È importante creare momenti di bellezza e cultura che portino a riflettere sul valore di quello che ci circonda. La mostra è interamente pensata e creata da giovani professionisti motivati dal desiderio di fare arte nei momenti di crisi, un’arte che crei bellezza e che non sia solo protesta o manifestazione di disagio” – Simone Arena
Risultati e numeri dopo la prima esposizione:
Tra i molti passaggi avvenuti durante l’esposizione quello di Giovanni Gastel, fotografo italiano di fama internazionale tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.
– Dal Comunicato Stampa della mostra Personale del 2017 –
Proiezioni, un progetto di Simone Arena, iniziato nel 2016 e curato per oltre un anno prima del debutto.
Il nuovo studio di Simone Arena è un’esperienza artistica che supera il concetto di semplice esposizione di scatti fotografici. È un dialogo attivo da instaurare attraverso la visione dell’artista nella quale si finisce per immergersi. Il percorso attraverso questo dialogo avviene grazie ad un’esperienza multisensoriale, composta da suggestioni visive e uditive.
Simone Arena si pone a tutti gli effetti nello scenario della fotografia come un Game Changer, un innovatore, che attraverso prospettive e valori nuovi punta, seppur nel rispetto della tradizione, a rivoluzionare il concetto di proiezione.
“Al cambiare dell’idea che abbiamo di noi stessi, cambia la proiezione di ciò che siamo nel mondo reale e quindi l’energia a cui il nostro corpo si conforma. Proiezioni illumina questo aspetto della nostra vita: da una parte ciò che siamo e dall’altra ciò che è la coscienza di se stessi “
Il filo conduttore dell’esposizione è il tema della proiezione. Una serie di scatti che ritraggono donne, il cui corpo è stato rivestito da immagini che le illuminano.
Geometrie e Natura: sono gli elementi che si manifestano attraverso le proiezioni, proiezioni capaci di trasformare questi corpi in qualcosa di nuovo ed evocativo, interiormente nascosto dall’opinione di noi stessi e rivelato poi dalla proiezione della nostra coscienza.
“È importante creare momenti di bellezza e cultura che portino a riflettere sul valore di quello che ci circonda. La mostra è interamente pensata e creata da giovani professionisti motivati dal desiderio di fare arte nei momenti di crisi, un’arte che crei bellezza e che non sia solo protesta o manifestazione di disagio” – Simone Arena
Risultati e numeri dopo la prima esposizione:
Tra i molti passaggi avvenuti durante l’esposizione quello di Giovanni Gastel, fotografo italiano di fama internazionale tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.
– Dal Comunicato Stampa della mostra Personale del 2017 –
Proiezioni, un progetto di Simone Arena, iniziato nel 2016 e curato per oltre un anno prima del debutto.
Il nuovo studio di Simone Arena è un’esperienza artistica che supera il concetto di semplice esposizione di scatti fotografici. È un dialogo attivo da instaurare attraverso la visione dell’artista nella quale si finisce per immergersi. Il percorso attraverso questo dialogo avviene grazie ad un’esperienza multisensoriale, composta da suggestioni visive e uditive.
Simone Arena si pone a tutti gli effetti nello scenario della fotografia come un Game Changer, un innovatore, che attraverso prospettive e valori nuovi punta, seppur nel rispetto della tradizione, a rivoluzionare il concetto di proiezione.
“Al cambiare dell’idea che abbiamo di noi stessi, cambia la proiezione di ciò che siamo nel mondo reale e quindi l’energia a cui il nostro corpo si conforma. Proiezioni illumina questo aspetto della nostra vita: da una parte ciò che siamo e dall’altra ciò che è la coscienza di se stessi “
Il filo conduttore dell’esposizione è il tema della proiezione. Una serie di scatti che ritraggono donne, il cui corpo è stato rivestito da immagini che le illuminano.
Geometrie e Natura: sono gli elementi che si manifestano attraverso le proiezioni, proiezioni capaci di trasformare questi corpi in qualcosa di nuovo ed evocativo, interiormente nascosto dall’opinione di noi stessi e rivelato poi dalla proiezione della nostra coscienza.
“È importante creare momenti di bellezza e cultura che portino a riflettere sul valore di quello che ci circonda. La mostra è interamente pensata e creata da giovani professionisti motivati dal desiderio di fare arte nei momenti di crisi, un’arte che crei bellezza e che non sia solo protesta o manifestazione di disagio” – Simone Arena
Risultati e numeri dopo la prima esposizione:
Tra i molti passaggi avvenuti durante l’esposizione quello di Giovanni Gastel, fotografo italiano di fama internazionale tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.